La Giudecca: un’isola insolita
Al volgere del XX secolo anche Venezia fu interessata dalla rivoluzione industriale.
Fu soprattutto nelle aree dismesse dell’isola della Giudecca dove, a parte casi eclatanti come il mulino Stucky, tali cambiamenti ebbero luogo in modo quasi nascosto e mimetizzato allo sguardo.
Un tempo isola dove accanto ad abitazioni di prestigio si fece sentire con forza la vocazione monastica e conventuale, la Giudecca subì la secolarizzazione napoleonica dei beni ecclesiastici con maggiore intensità che in altri luoghi veneziani. Dove un tempo si raccoglievano spazi per la meditazione religiosa, nacquero ospedali militari o per malattie infettive e poi il mulino Stucky, la birreria Dreher, la fabbrica Fortuny, la maglieria Hérion, gli orologi Junghans…
Oggi molte di queste realtà sono cambiate e nel percorso incontreremo oltre alla spettacolare chiesa del Redentore, capolavoro di Andrea Palladio, giardini nascosti, cappelle affrescate e stuccate, chiostri silenziosi e terrazze mozzafiato mentre cercheremo di capire vie e modi del linguaggio contemporaneo a Venezia.
Per questa visita guidata, contattatemi all’indirizzo l.romeo@seevenice.it